LE NOTE DI LAURA VALENTE
I voti della giuria di qualità del #SanremoFunky

Milano-Sanremo 6 febbraio 2017

Quando, lo scorso anno, mi ha telefonato Carlo Conti chiedendomi se mi sarebbe piaciuto intervenire al Festival come membro della Giuria di Qualità, i miei figli (quelle serpi in seno…) hanno commentato : “Se l’ha chiesto a te,  pensa quant’è  scadente la qualità del Festival….. ” E forse avevano ragione;-)  Ma il punto è che quest’anno la mia amica Paola mi ha chiesto di fare la stessa cosa per il suo Blog e,  siccome i miei figli la stimano e le vogliono bene, stavolta  non possono dire cattiverie su di lei o fare illazioni di bassa lega!


A parte commentarlo dal divano,  cosa che ho sempre fatto con religiosa passione, fin  da  bambina,  con tanto di scheda per i voti (musica,  testo,  look),  io al Festival ho anche partecipato. Cantando. Due volte con i Matia Bazar (anni ’92 e ’93) e una volta nella serata dei duetti, con mio marito, nel 2007.  Tutte esperienze differenti e memorabili, intere damigiane di adrenalina!

Quando sei a Sanremo,  in quella settimana,  il mondo esterno non esiste più, svanisce, esiste solo l’ Ariston,  la gara,  la stampa, la tua canzone. Ti senti importante,  osservato, ti senti al centro dell’attenzione,  perfino al centro del mondo.  Ma,  come per Cenerentola,  appena scocca la mezzanotte e finisce il Festival,  ti ritrovi,  nella maggior parte dei casi,  con il culo per terra,  senza carrozza e senza più abito da sera! Per questo non mi sono affatto stupita quest’anno della presenza di Maria De Filippi. Il Festival è stato il precursore dei  reality,  il primo,  il più potente. In tre minuti,  il tempo di una canzone,  ci si gioca il lavoro di una vita, è il più grande gioco d’azzardo mai visto in televisione e questo da quando non esistevano ancora nemmeno lontanamente i vari Amici o X-Factor.  Dentro o fuori.  Pollice dritto o verso,  come al Colosseo. È un meccanismo che funziona alla perfezione per attirare il pubblico. Ha sempre funzionato. E chi dice che in fondo si tratti solo di un gioco,  non ha mica capito tanto bene; è un gioco per chi vi assiste,  non certo per chi vi partecipa.


Dunque,  per non dilungarmi troppo, mi sono chiesta: perché anche quest’anno trascorrerò una settimana incollata tutte le sere al televisore, fino allo sfinimento, dormendo 5 ore per notte, io che amo andare a letto presto e con un buon libro?
Perché sono alla ricerca di emozioni, perché spero di trovare qualche momento in cui improvvisamente,  inspiegabilmente,  magicamente,  partirà un brivido sulla schiena (l’anno scorso,  durante le due esibizioni di Miele,  nonostante la canzone non mi fosse piaciuta) oppure (magari!) mi ritroverò a singhiozzare come una cretina,  tipo quando, anni fa, Mimì ha iniziato a cantare “Almeno tu nell’universo“. È  ovvio che ogni artista vada al Festival con lo scopo di comunicare,  di “arrivare” al pubblico; ma l’alchimia dei fattori che determinano un passaggio televisivo vincente è talmente delicata che spesso prescinde dalla semplice volontà di chi si sta esibendo e subisce gli effetti di variabili imprevedibili.  La musica è una cosa seria, il palco è un’altare da cui raccontare le proprie verità. Lo fanno gli artisti,  ma noi,  da casa,  vogliamo immedesimarci, vogliamo che loro riescano,  cantando e suonando,  a far vibrare la musica che c’è in noi. Chi vi riesce diventa il nostro eroe. Gli altri a casa, sul divano,  con noi. Senza la magia delle emozioni la vita è solo una noia mortale, o addirittura un grande spavento, come dice Milena Agus.

Le mie “note” saranno sincere,  istintive,  lo prometto. I miei figli,  conoscendomi, hanno profetizzato: “evvvai con la delicatezza di mamma….sai quanti nuovi nemici?……” 🙂

A domani,  allora,  con “Le note di Laura“,  per chi di voi vorrà leggerle e confrontare le sue note con le mie.
E grazie a Paola per la stima e per i suoi controcanti che mi ispirano sempre.

Laura Valente©

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18 Comments

  • Io mi sorbivo tutta la serata fino a quando arrivava Pino…tutto il resto era noia??…ora non mi interessa assolutamente più!

  • Avevo deciso di non guardarlo…ma ora mi tocca farlo…sono felice per te Laura di questa esperienza e buona musica a te e a noi…ma Pino è Pino….per quanto mi riguarda non ci sarà più quell’attesa spasmodica quando c’era lui. Un abbraccio.

  • Laura non voglio sembrarti banale ma leggerti per me è un sollievo dell’anima. Da quando ti ho conosciuta di persona seppur per pochi scambi di parole a Torino al Salone del Libro dopo aver assistito alla presentazione del libro di poesie di tuo marito sono rimasta letteralmente folgorata da te che non sei per nulla banale e/o scontata. Mi dicesti che una tua cara amica si chiama come me – Lidia – ed io ho arbitrariamente deciso di leggere ciò come un segno di appartenenza, se puoi concedermi il termine, e di ciò ne sono onorata. Non so se leggerai mai questo mio commento ma sono comunque felice di avertelo scritto. Auguri per le tue note che profumeranno comunque d’amore per la Vostra notevole arte. Un abbraccio

    • Laura legge tutti i vostri commenti. Seguite le sue Note (da questa notte), parleranno soprattutto (di) a voi;-)

  • contentissima per te cara Laura, sai quanto voglio bene a te, ai tuoi figli e al grande Amico Pino… Effettivamente concordo con gli altri commenti, quando ci stava Pino al Festival e Rocco mi avvisava dell’orario in cui si sarebbero esibiti era un emozione grande.. Ora non lo è più… Un bacio grande a tutti e 3!!!
    Maria

  • Grazie Paola e complimenti per tutto ciò che fai.
    Ho grande stima e ti seguo sempre! Un abbraccio.
    Lidia

  • Cara Laura….da quando ci siamo fatte una bella chiacchierata a luglio davanti casa tua e di Pino….sono ancora più orgogliosa di stimati come donna e come artista! Immagino sarà difficile commentare Sanremo anche perché quest’anno va tanta gente che sinceramente non sono alla tua altezza o meglio non hanno la tua preparazione non hanno fatto la gavetta che hai fatto tu….insomma in giro oggi c’è tanta “monnezza” come si dice a Roma. Ti voglio bene Laura. Sempre con Pino nel cuore

  • Ma diventeranno note quotidiane quelle di Laura? Io spero di si

  • Laura… Che bello… Vivere senza musica nn si può… Il tuo dolore è stato…è anche il nostro… E tu lo sai …ci siamo irriducibilmente…anche ora… La Musica che è in te continuerà anche così a regalare quel brivido che dal cuore sale alla pelle e ritorna al cuore… Come diceva Pino… Le canzoni vanno ascoltate con il cuore… E tu così le ascolterai. Un abbraccio forte

  • Fiorella Mannoia… Che sia benedetta… Il cuore ha ascoltato…da brividi.. Laura aspetto la tua nota dal cuire

  • Grande idea questa, carissima Paola!! Non avevo più risposto alla mail per il “CdA delle Onde” (in questi gg arrivo sempre dopo, come ora. Sob), ma questo mix Onde/Note è una mossa davvero di qualità!
    Laura, noi figli siamo sempre ipercritici, ma lo sanno anche loro che queste note “spaccano di brutto”…
    Brave a tt e due! E buon Sanremo!

  • …stamattina non leggo le Note di Laura ?…sigh… Comunque buon lavoro..

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