MALDESTRO I muri di Berlino
#Recensionefunky

Milano, 28 marzo 2017

Abbi cura di te, canzone d’apertura de I muri di Berlino, verrebbe da dirlo a lui, perché dopo qualche anno si è riaccesa la luce, la speranza di una scrittura profonda e cantautorale che forse non si perderà tra i richiami delle sirene pop e che terrà la barra in maniera dura e pura. Ho conosciuto Maldestro (Antonio Prestieri) a Sanremo e non è stato né piacione né particolarmente cordiale, ma la sua Canzone per Federica mi è arrivata prepotentemente, nonostante lui. “Sarà che siamo creature fatte di polvere e inganni e per correggerci il cuore non basteranno questi anni” o forse “Sarà che a volte un abbraccio lo trovi in una canzone” ma quelle frasi portate senza troppa architettura musicale e interpretate direttamente con la propria vita, prima che con la voce, mi hanno fatto spalancare gli occhi e hanno soprattutto stimolato le mie speranze.

 

Ho aspettato con trepidazione e paura (la delusione si sa è dietro l’angolo) il disco I muri di Berlino e la speranza si è consolidata nelle tracce di queste nuove canzoni, soprattutto alcune che ho trovato davvero sintomatiche di un ottimo stato di salute della scrittura di Maldestro. Senza scomodare i “padri fondatori” della canzone d’autore, verrebbe da dire che Antonio ha saputo ascoltare e trasformare il suo dolore in una scrittura autentica, personale e ricca di parole fotografiche che ti fanno sorridere, commuovere, sperare, appunto. Uno sguardo furioso, impietoso ma saldamente ironico che non tralascia la denuncia sociale e la constatazione (non troppo amichevole) che nei viaggi e nei muri ci sono i due poli opposti della speranza e della vita. Sporco clandestino ad esempio che racconta un viaggio disperato con la voce di un bambino “Signor capitano ho soltanto dieci anni ed un mese e lei mi ripete che questo non è il mio paese. Non prenda il mio zaino, li ho messi lì tutti i disegni, non tocchi in quel modo mia madre non tocchi i miei sogni”. O tutti gli Io non ne posso più che mettono una dietro l’altro  le stanchezze, le contraddizioni, i no da opporre “…Del giornalista che ancora mi chiede chi era mio padre, ma dimmi un po’, io ti chiedo mica se tua moglie gode?…Della fortuna che aiuta soltanto quelli più audaci mentre i disabili possono pure morire infelici…Della mia faccia che sembra un Picasso riuscito male e della mia tristezza e della mia allegria”.

E naturalmente in questo movimento di storie, ci sono anche quelle d’amore, piccole e grandi, che finiscono, iniziano, creano speranza e soprattutto restano appiccicate al cuore e alle canzoni “Ma Tu non passi mai, faccio fatica a chiederti allora come stai, la solita domanda a cui tu non risponderai lasciando che il silenzio sia la strada da fare”. Ad aprile vedrò Maldestro dal vivo, che anche da lì si giudica un giocatore e intanto tengo il cd in macchina perché ogni ascolto mi sorprende e mi racconta qualcosa di nuovo.

Paola Gallo©

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12 Comments

  • Io
    Ho visto maldestro
    Dal
    Vivo ti emoziona tutto
    Il tempo .. quando finisce il concerto sei lì a farti una serie di domande . Bravo maldestro io L
    Ho
    Trovato cordiale simpatico

  • Ciao Paola hai visto maldestro live? Io L
    Ho
    Visto ieri a Roma bravissimo

  • Ciao Paola mi chiedo come mai una radio importante come radio Italia da poco spazio anzi pochissimo spazio a questo cantautore malgrado sia arrivato 2 a Sanremo malgrado premio della critica ecc ecc. credo che le radio in generale non danno a tutti la stessa possibilità preferendo sempre la canzone più commerciale e La gente malgrado non sia stupida so abituata ad ascoltare solo quello . Scusami della critica ma ci tenevo a sottolinearlo . Buon concerto io a Roma ho vissuto un emozione dall inizio alla fine

  • Ciao Paola spero tanto che tu possa provare le mie stesse emozioni io 20
    Aprile X me maldestro è stata Pirandello poesia. Unica cosa non capisco perché le radio e mi riferisco anche a radio Italia danno poco spazio a questo tipo di musica preferendo sempre le canzonette più orecchiabile . Credo che bisognerebbe dare lo stesso spazio perché è vero che la gente non è stupida ma si abituata ad ascoltare sempre la stessa minestra e poi fa più fatica ad abituarsi ad un altro tipo di musica . Spero che prima o poi se e rendono conto così anche i cantautori possono avere lo stesso spazio . Viva maldestro viva la buona musica e ti auguro una buona Pasqua .

    • Mi dispiace che nemmeno in questo luogo totalmente mio riusciate a considerami come essere vivente, pensante e scrivente in totale autonomia. Oltretutto, ironia della sorte, la programmazione musicale di Radio Italia è totalmente slegata dal mio gusto personale e dalla mia volontà. Vi prego fatevene una ragione ?

  • Ciao Paola come è andato il concerto ieri ? Vogliamo il tuo parere buon lavoro

    • Purtroppo ho dovuto rinunciare per impegni che si sono sovrapposti ma sono già pronta per il recupero, abbiate pazienza;-)

  • Ciao Paola Una mia amica ha partecipato al concerto a Milano so che è stato bellissimo io aspetto di vederlo al bellini a Napoli spero che ci sarai anche tu a presto e buona musica

  • Ciao Paola sei riuscita a essere presente a qualche concerto di maldestro ? Curiosa di sapere il tuo pensiero buona giornata

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