TIZIANO FERRO A MILANO
“Se oggi sto meglio lo devo a voi”
Storia di un concerto Xfetto

Milano 16 giugno 2017

Il mestiere della vita e l’ emozione che toglie le parole. Commozione reale e non di circostanza. Prove di equilibrio (declamato e messo nero su bianco anche nella prefazione del concerto). L’acqua che scorre portando parole e canzoni nuove e lava il passato e le ferite. Lo show di Tiziano Ferro allo stadio Meazza di Milano comincia così.

Il mestiere della vita emozionato e felice @tizianoferroofficial #milano

A post shared by Paola Gallo (@ondefunky) on

Ma la vita è anche fuoco che torna sul finire con Xverso e brucia lo stadio, simbolicamente, che di questi tempi di roghi distruttivi ne abbiamo visti anche troppi. Tiziano riesce sempre a rendermi orgogliosa, come se il fatto di aver intuito il suo potenziale 16 anni fa, mi rendesse un po’ complice del suo successo . O forse sono solo l’amicizia, la stima e le parole scambiate in tanti anni che mi fanno gioire di tanto talento. La scelta della scaletta è perfetta, nè troppo nè troppo poco e anche la decisione di riempire il palco solo di luci, di visual che amplificano nitidamente i suoni. Lui, i musicisti e 4 semplici cambi d’abito, niente di più per uno spettacolo di altissimo livello a cui sono certa si è lavorato molto per togliere tutto il “too much”.

Scorrono isole (negli occhi) e canzoni: da L’amore è una cosa semplice a Indietro (notizia è l’anagramma del mio nome), Il regalo più grande, La differenza tra me e te, Sere Nere, Senza scappare mai più e il più efficace e travolgente arrangiamento di Xdono che abbia mai sentito in questi 16 anni. Arriva poi una parte acustica per voce 2 chitarre e tre sgabelli con Imbranato, Troppo buono e E fuori è buio dal finale suggestivo e commovente. Dopo il ringraziamento iniziale a Milano (che è casa) e ha superato difficoltà oggettive come lo sciopero dei mezzi di trasporto per raggiungere lo stadio (“non capisco come si può bloccare una città proprio nel giorno in cui si muovono 50.000 persone”), arriva anche un importante abito nero per un appello all’accoglienza. “Qui da me c’è posto per tutti, questo è il mio pride”.

Un altro cambia d’abito sportivo porta sul palco il nuovo straordinario successo di Lento veloce (imparo lento sbaglio veloce) e la mia Rosso Relativo. Nell’aria c’è ancora tutto un discorso sull’autostima e il bisogno di approvazione da parte del pubblico (“come i bimbi ho bisogno di specchiarmi nel vostro amore“) che scava nel cuore delle tante persone sensibili presenti allo stadio. Proprio pochi giorni fa ne avevo scritto qui

Alla fine arriva anche il fuoco di Xverso e passano dopo l’ultimo cambio d’abito altre canzoni importanti da Stop dimentica alla struggente e definitiva Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. Andarsene sembra impossibile tra i bis che comprendono Incanto, Lo stadio, Il conforto e altri bagliori di memoria. “Se oggi sto un po’ meglio con me stesso è grazie a voi” ribadisce prima di salutare. E’ festa grande fatta di melodramma e futuro. Che porta in sé tracce di Renato Zero e cantautorato classico, ma ha la testa, i suoni e la produzione negli Stati Uniti. Grande spettacolo, enorme cuore, da non perdere.

Paola Gallo©

 

Condividi sui social:

2 Comments

  • Come al solito fantastica Paola, ci hai quasi trasportato nel concerto di Tiziano, e mentre tu ieri ti godevi il suo spettacolo io ti scrivevo che la voce italiana che amo di più è quella di Marco, ma colui di cui mi innamoro sempre, perché ha canzoni che sono poesie e ti arrivano dritte al ❤️ è proprio Tiziano. Quello che mi dispiace tantissimo e di non riuscire a vederlo quest’anno in concerto. Mi dispiace, purtroppo Bolzano è collocata male e non facendo Verona ti penalizza. Intanto mi sono fatta la playlist del suo concerto, anche se viverlo dal vivo è tutta altra cosa!! Ps: non avevo bisogno di acquistare nessuna canzone, solo quella di Tenco, ma con l’abbonamento iTunes neanche quella. Un bacio splendida voce delle 16:00 ?❤️

Lascia un commento