Che NON sia un Natale di Pace

Milano, 25 dicembre 2017

Due giorni fa  all’alba ho alzato gli occhi al cielo e ho intravisto l’inferno. Non il solito protettivo cielo grigio del mio nord ma un fuoco di luci rosa e viola che attraversavano la città e i miei occhi. Quando alzi la testa, poi, non rimani più la stessa. Quando misuri il tuo valore e ti concedi persino di essere felice, poi non riuscirai più a stare sotto la copertina lisa del “tanto è uguale”.

E’ per questo e con poche parole che voglio augurarvi un Natale inquieto, un mondo interiore che sia sempre in movimento. Un cuore che perdoni i vostri errori, le vostre debolezze, le vostre paure e che abbia gli occhi per farvi comprendere il vostro valore.

Approfittate di questi giorni rarefatti di impegni per concedervi il tempo di alzare la testa. Sono tempi cupi, di regressione e fascismi. Non state in pace, ribellatevi. Siate leali e dite sempre la verità, perché di fronte a quest’ultima si arrendono anche gli esseri umani più ottusi. Auguri allora, ma non di pace.

Paola Gallo©

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