Sanremo 2018: Tra congiuntivi e duetti

Milano-Sanremo, 16 dicembre 2017

Non mi è piaciuto per niente lo show televisivo e il meccanismo da talent che ha portato ai nomi dei giovani superstiti delle Nuove Proposte. C’erano un paio di candidate che probabilmente di anni ne avevano 18.000 e non 18, giusto per citare “Swanito” in una risposta a me su twitter, e hanno lasciato a casa Santiago con un brano autentico e una forte credibilità artistica. Peccato. Sono solita scrivere che ripongo tutta la mia fiducia nei giovani di Sanremo, ma quest’anno la quota è più risicata. Baglioni, Lorenzo e non Claudio, non è affatto il nuovo Gabbani e devo dirvi che una canzone che ribadisca il valore del congiuntivo mi rincuora, soprattutto se interpretata da un insegnante di matematica.

Venendo all’elenco dei big, che temevo potessero essere 25, visto il tweet sibillino dell’account ufficiale di Sanremo, premesso che sono le canzoni e non gli artisti in gara, ci ho trovato subito quella commistione artistica che Baglioni, questa volta proprio Claudio, ha reso format in tanti anni di O’Scia. Ed alcuni duetti o terzetti mi lasciano davvero piena di speranza. Enzo Avitabile e Peppe Servillo ad esempio, entrambi bravissimi e così poco popolari. Diodato con Roy Paci, altra inaspettata ma piacevolissima ipotesi di condivisione. Ermal Meta e Fabrizio Moro, tra i più onesti e sanguigni che abbia mai conosciuto ed evidentemente in possesso di un’idea musicale vincente per averla presentata in tandem. Vanoni Bungaro Pacifico infine, sulla carta poesia.

Ci sono anche diversi gruppi musicali e già mi vedo felice e sorridente applaudire le rime de Lo Stato Sociale e condividere la passione per i Led Zeppelin con gli appena re-uniti Le Vibrazioni. E poi i Decibel che insieme a Ruggeri sono stati punk prima di noi. Gli Eli, evidentemente, hanno scherzato anche sul concerto d’addio (Forum di Assago 19 dicembre) visto che torneranno in gara all’Ariston e i The Kolors saranno costretti a tradursi in italiano, sono curiosa.

Mi piacerebbe potesse vincere la canzone di Max Gazzè che porta un titolo “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” che fa presagire trame poetiche. Vincere anche senza podio, vincere l’indifferenza culturale. Sono curiosa di Giovanni Caccamo e Noemi che non mi stanno mai indifferenti e di Ron e Renzo Rubino che sono in elenco hanno sicuramente una proposta “forte”. Nina Zilli e Annalisa frequentano spesso, temo il rischio assuefazione ma sono entrambe ragazze intelligenti e quindi attendo di ascoltare i brani. Biondi e Barbarossa anche qui attendere con fiducia, il resto sono i Pooh che come gli Eli hanno solo finto di andarsene.

Aspettando di ascoltare le canzoni, vi dico che confido nel buon gusto di Claudio Baglioni che custodisce da sempre timidezza e sensibilità. Vediamo che Sanremo sarà al netto delle recriminazioni e delle teorie del complotto. Essere giovani non significa avere 20 anni ma mantenere intatto lo stupore. Ad maiora

Paola Gallo©

 

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12 Comments

  • Però 4 donne su 20 big sono davvero poche e come dici tu – a parte Vanoni -, sono tutte in odore di cittadinanza onoraria sanremese. Festival musicalmente molto interessante, ma molto “maskio”! I tempi sono davvero cambiati…mio Dio, come sono antico! ?

  • Buongiorno Paola, sempre impeccabile nelle tue recensioni/opinioni. Non ho seguito il programma ieri sera ma seguivo i tuoi tweet con curiosità perché mi fido tanto del tuo gusto che somiglia al mio… I nomi dei big non mi hanno entusiasmato,il già visto un po’mi annoia, anche se due coppie mi intrigano e spero abbiano la giusta affermazione. Ermal e Fabrizio so che ci sorprenderanno,ma attendo Avitabile e Servillo grandi maestri di poesia. Tutto il resto è noia! Grazie ancora per essere sempre tra noi e con noi. Un abbraccio, Daniela

  • Cara Paola, la “quotina” rosa è imbarazzante. Al di là dei criteri con cui Baglioni (SONY) ha composto il cast (ben 9 dalla SONY…), spiace l’esclusione di Loredana Bertè. Stavolta, le premesse c’erano tutte: album di inediti in uscita, produzione artistica forte, serenità ritrovata. Baglioni ha commesso un errore imperdonabile.

    • Non so se Loredana avesse presentato effettivamente un brano e quindi non sono in grado di darti un parere. La questione case discografiche/quote/complotti francamente mi annoia un pochino. Se qualcuno ne ha la certezza e le prove dovrebbe semplicemente denunciare. Io rimango in attesa di ascoltare i brani. Sull’esclusione di alcuni giovani mi sono già espressa, ma credo purtroppo che il gusto popolare penalizzi alcune raffinatezze.

  • Concordo: Lorenzo Baglioni non è il nuovo Gabbani, anche se giorni fa avevo piacevolmente scoperto la canzone (e postato su FB) la canzone…mai avrei pensato fosse “da Sanremo”.
    Speriamo la poesia del “nostro” CB riemerga e batta “a tempo di musica” questi meccanismi da talent a cui sono un po’ allergica…
    Grazie perché il “confronto a distanza” con te è sempre un momento stimolante!
    🙂
    Elena

  • Io avevo letto che il livello dei giovani era davvero alto, tanto da selezionarne oltre 60 e poi 16, ma dal vivo la maggior parte non si è dimostrata all’altezza. Eppure alle audizioni avranno cantato dal vivo! Tra gli otto scelti mi piace lo stile di Mirko e il cane, e Giulia Casieri non ha sbagliato una nota!

    • Ascoltando moltissimi brani anche di emergenti, sinceramente credo che il livello potesse essere migliore, ma scegliere è sempre difficile e dal divano siamo tutti i migliori direttori artistici;-)

  • ciao Paola, ti confesso che il mio primo pensiero sul cast é stato mah, il secondo pure. é che da questo capitano uno si aspettava una formazione da champions league, mentre la prima immagine forse é più da coppa delle coppe, magari però viene fuori una coppa del nonno che c’é sempre qualcuno che gradisce.

    • Ci sono delle chicche tipo Avitabile-Servillo che solo un intenditore poteva rischiare. Ma anche Vanoni, Bungaro, Pacifico. In Champions ha giocato e vinto anche il Porto di Mourinho che qualcuno pensava non potesse fare nemmeno la coppa del nonno;-) Aspettiamo le canzoni

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