L’ISOLA:
Ecco la nuova EMMA

Milano, 3 gennaio 2018

Prendete il cuore pulsante di Emma e catapultatelo nel futuro. Ne uscirà un “vortice in controluce”, una canzone che sembra davvero L’Isola di attracco e di partenza  di una ragazza che ama la vita, il palco e che si suda le canzoni come se fossero tutte tasselli fondamentali per costruire la sua credibilità artistica. Apprezzo da sempre la volontà e la serietà di Emma nell’approcciarsi al suo lavoro e il desiderio di capire, evolvere, leggere il suo tempo senza rinunciare però alla sua forte personalità.  Per questo nuovo brano (in uscita venerdì 5 gennaio) si confronta con la scrittura di Roberto Angelini, Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk e dà vita a un singolo nuovo e inaspettato, incalzante ed elettronico ma acceso da quel timbro vocale che, anche quando è rarefatto e ricorda da lontano il pregiatissimo battito di Marina Rei, infiamma i synth e la freddezza nordeuropea di alcuni passaggi. Contemporanea nei suoni, nel senso e nella speranza di quel “Qualcuno tornerà a prenderci, dicono chissà…” L’Isola ci consegna davvero una nuova canzone e apre il viaggio del sesto album di inediti  Essere qui, in uscita il 26 gennaio.

«Mi sono presa il tempo necessario, il mio tempo. Il tempo di fare e di disfare, di suonare e di risuonare, di cantare e di ricantare, il tempo per capire. Il tempo per essere felice – dichiara la stessa Emma nel comunicato stampa – […] Essere qui,  perché è già tantissimo esistere e fare ciò che amo di più. Essere qui e avere la possibilità di raccontarmi e di raccontare ed essere scelta e amata da così tante persone, talmente tante che un cuore solo non le può contenere. Essere qui e mostrarlo più che dimostrarlo. Essere qui dove sono sempre stata, su un palco o per la strada seduta su un marciapiede qualunque in un giorno qualunque, guardo l’orizzonte dove tutto inizia per me, senza mai una fine [….] In ogni canzone ho messo una parte di me…spero la migliore>>. Aspettando di sfogliare con voi tutte le pagine, mi fermo qui e aspetto, come sempre, i vostri commenti.

Paola Gallo

 

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