CARMEN CONSOLI: Uomini topo
La cantantessa is back

Milano, 5 aprile 2018

Ascolto Uomini topo di Carmen Consoli (uno dei due inediti, l’altro si intitola Tano,  di Eco di sirene, il live in studio in uscita il 13 aprile) e mi guardo le scarpe. Ho gli stessi anfibi che indossavo su Equilibrio precario e lei, La Cantantessa, è lì sul trono dei miei pensieri, l’unica in grado di urlare in quel modo il disagio femminile e non solo. Di guardare le ombre più scure, di mettere al bando costumi medievali e violenze domestiche, di stigmatizzare politici corrotti e signore con la mente ibernata a vent’anni. Insomma anche se la primavera è inoltrata io risento quell’Autunno dolciastro che tanto ha dominato e domina i miei ascolti.

Al di là dell’idea doverosa di fermare nel tempo uno spettacolo di una bellezza rara (qui la mia recensione) che Carmen Consoli ha portato nei teatri d’Italia e d’Europa in trio femminile, il Live di Eco di Sirene aggiunge un capitolo importante alla discografia di Carmen: Uomini topo, canzone che disegna come un flash acido   la nostra realtà, supportata da un suono distorto con aperture punk ottenuto esclusivamente da violino (Emilia Belfiore), violoncello (Claudia Della Gatta) e dalle  chitarre acustiche della Consoli. Ruvida e altera Carmen ironizza su ciò che affatica l’odierna società che vuole essere veloce a tutti i costi, dai giudizi ai rapporti. Una società in perenne, affannosa ricerca di slogan.

Uomini topo che parte con la sigla del Tg “I nostri scienziati sono riusciti a combinare il DNA del ratto con quello dell’uomo…” racconta la mancanza di empatia tra le persone e di come sia diventata difficile la convivenza e la tolleranza tra gli esseri viventi. Come sempre l’analisi di Carmen arriva perfetta per guardare la storia da dentro mentre la stiamo vivendo. “Si faccia da parte sono un dottore, preso in tempo il razzismo non è mortale” è una delle tante provocazioni di questa canzone che suonerà dal 6 aprile. Un invito a riflettere col tempo necessario su una vita senza più qualità. Un regalo (in)aspettato per la mia discografia.

Paola Gallo

 

 

 

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7 Comments

  • Paola ma l’hai ascoltato DAVVERO il brano? Ci sono fior di tastiere suonate dalla bravissima Elena Guerriero, È impossibile non accorgersene! Anche tu hai fatto copia/incolla, che delusione ☹️

    • Cara Stefania ho ASSOLUTAMENTE ascoltato il brano e no, mi spiace per la tua delusione, ma le tastiere che tu citi non mi sono sembrate così evidenti. Molto più pronunciati gli archi i cui nomi, per paura di sbagliare, ho copiato e incollato dal comunicato stampa. Se fossi in te sarei meno severa, perché se vuoi posso raccontarti la discografia di Carmen con la dovizia che dedicherei solo alle mie storie d’amore

      • So bene quanto tu ami Carmen, proprio per questo mi sono stupita – la tastiera è il primo strumento che si sente in tutto il brano, è presente ovunque, sicuramente con “ruolo” marginale rispetto agli archi ed alla chitarra, ma diamine se c’è.
        Scusa se sono parsa severa ma proprio per rispetto nel confronto del lavoro di tutti, credo sia più utile non fermarsi alle cartelle stampa ma affidarsi alle proprie emozioni ed all’ascolto personale. Poi, capisco non sia possibile sapere tutto di tutti – ci mancherebbe. Ci si potrebbe chiedere, cosa che sto facendo io, come mai non si voglia far risultare la presenza di questa quarta sirena…
        Buona giornata

        • Allora Stefania mi spingi ad essere ancora più rigorosa di quanto già io non sia. Il brano che ho ascoltato (cartolina digitale inviatami da Universal) parte con la simulazione di un Tg e il primo strumento che suona è a corde e non è sicuramente una tastiera, che è presente impercettibilmente in alcune parti del brano, decisamente predominato da archi e chitarre acustiche (di cui si sente persino il meraviglioso sfregolio del plettro). Parli a me di emozioni? Sono le uniche lettere che uso quando scrivo. La maggior parte delle volte, tra l’altro, le mie recensioni arrivano prima delle note stampa ufficiali. Temo invece che la persona troppo coinvolta non nella musica di Carmen, ma in un sospetto di frode, sia tu, probabilmente troppo coinvolta nel rapporto con la quarta sirena che secondo te si vorrebbe eliminare. Amo i gialli, ma preferisco la musica e detesto le polemiche fatte ad arte per attirare l’attenzione, che comunque mi pare tu abbia ottenuto.

  • Paola grandissima!!! Quando ti ho vista con Carmen a radio Italia live per l’uscita del ‘l’abitudine di tornare’ ho proprio percepito questa stima per Carmen. Una sincera ammirazione.

  • Me culpa non aver ancora ascoltato il nuovo singolo ed album della cantatessa ma recuperero detto ciò io non sua fan ma ho sempre adorato il modo raffinato poetico elegante in cui Carmen racconta la realtà ecco io forse esagero ma in lei rivedo una sorta di Francesco De Gregori al Femminile è una donna artista che ammiro è stimo è concordo su ogni singola parla che tu ziafunky hai usato per descriverla ..sono felice che sia tornata ❤

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