CLAUDIO BAGLIONI:
#ALCENTRO DI VERONA

Verona, 14 settembre 2018

E’ proprio il caso di dire che i primi piccoli e grandi amori non si scordano mai. Ho seguito Claudio Baglioni dai primi dischi come fan adolescente e innamorata, come giornalista dal 1995 con Io sono qui e l’ho intervistato per la prima volta in diretta nazionale nel 1999  con Viaggiatore sulla coda del tempo. Avevo fatto una sorta di voto di rinuncia al lavoro qualora lo avessi intervistato e fu lui stesso a sciogliermi dal suddetto (voto) durante il primo incontro davanti ai microfoni.

Avevo la salivazione ridotta a zero e la lingua felpata, ma la portai a casa grazie allo scibile totale acquisito nel corso degli anni sulla materia. Ma questa è storia vecchia, o solo parte della storia che dura da 50 anni e che questa sera Baglioni canterà Al Centro dell’Arena di Verona che per la prima volta ospiterà un palco senza quinte e senza possibilità di fuga. Un timido che non potrà mai spostarsi dalla scena. Del resto l’artista soddisfa il suo ego, gestione non sempre semplice. E prima della prima delle tre serate che inaugurano questo tour Claudio Baglioni ne ha parlato in conferenza stampa.

L’incontro si apre con un corto molto epico pieno di attori, artisti e gente comune che corrono verso l’Arena di Verona sulla suite musicale Al Centro scritta appositamente dall’artista:  <<Non ero a conoscenza di tutti i protagonisti di questo piccolo corto. Ho scritto una suite strumentale, una colonna sonora che fosse il cammino di tutti questi anni per arrivare al centro. Ho pensato che questo concerto andasse festeggiato in un luogo che per la prima volta dopo tantissimi anni accogliesse uno spettacolo “al centro”. Siamo in grado di utilizzare questo monumento per intero. La scaletta sarà cronologica, canterò le canzoni  nell’ordine  in cui sono state scritte e pubblicate, almeno una per disco. Un romanzo musicale fatto di 34 brani, sui 400 che ho scritto. Nessuna sottrazione dolorosa tutto sommato. Uno spettacolo totale. Ho chiamato il migliore degli illustratori possibili: Giuliano Peparini>>

Le premesse sono stellari. Stasera sui miei social e domani qui vi racconterò com’è andata. Domani ci sarà anche la diretta su Rai Uno, che oggi è ben rappresentata in conferenza per raccontare di un evento unico e nulla di Sanremo  nonostante le ripetute insistenze dei giornalisti. 17.000 persone attese stasera, oltre 50.000 in tre serate in Arena. Uno speciale tessuto è stato applicato agli spalti per non rovinare nulla e per poter avere tutti i posti numerati. Il tour proseguirà fino a novembre (23 e 24 a Torino) per poi interrompersi causa Festival di Sanremo e riprendere il 16 marzo da Livorno: <<Ho detto di sì  dopo il grande successo dello scorso anno per assumermi la responsabilità di una verifica. Per capire se è stato solo un colpo di fortuna…>>. Alla fine gli ho chiesto a che punto fosse l’album di inediti: <<Il disco pensato  con Celso Valli è fermo. Ho smesso di lavorarci quando ho accettato Sanremo.>>. Lo aspetteremo con la pazienza e la curiosità di sempre, come si fa con le storie importanti, che durano 50 anni e Oltre.

Paola Gallo©

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2 Comments

  • Ciao Paola, come te oggi ero all’Arena!!
    Che dire Claudio non mi delude mai, poi ha detto bene ha scelto Peparini a mio avviso il migliore a predisporre quadri musicali!! È stato un bel revaival anche perché le canzoni di Baglioni siamo in poche. Solo la pioggia poteva farlo smettere di cantare.
    Buona domenica ?❤️

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