MALIKA AYANE Domino Tour: Teatro e Club, Talento e Ironia

Milano, 4 dicembre 2018

Malika Ayane è un inno alla vita, oltre che terribilmente intonata e sensuale. Racconta canzoni e aneddoti con la leggerezza che tutti dovremmo cercare. Dentro c’è tutto un mondo di dubbi, lacrime e domande, ma fuori arriva la felicità esuberante di chi fa, sceglie, sbaglia e si rialza subito. Malika è una che agisce, si innamora e mangia. Le sue curve sensuali raccontano ad ogni passo come sia importante nutrirsi per poter raccontare e come sia fondamentale essere visionari, portare i propri sogni fuori di casa. Nordica negli accenti e mediorientale nei sapori vocali, Malika Ayane regala  nei suoi concerti sempre qualcosa di speciale, si rinnova, tenta percorsi inesplorati e ti fa sorridere anche quando ti commuovi su brani come E se poi o Nodi. Perchè la sua sensualità non la distrae dai sorrisi e la sua eleganza è fatta di giorni, amori, canzoni e profumi.

Si parte dall’alto con Stracciabudella dal nuovo album Domino e poi si scende con uno straordinario  abito rosso che regala colore ai  “monolocali” che ospitano i musicisti che, con arrangiamenti che sfumano dal jazz all’Inghilterra, disegnano nuovi contorni per sogni che ben conosciamo come Tempesta o Blue Bird e per  le canzoni di Domino (come il prossimo singolo Quanto dura un’ora) che aggiungono nuovi capitoli a un racconto che nella scaletta di questo concerto è stato indirizzato dai fan. “Amate le canzoni stracolme di tristezza – dice con un sorriso – e in effetti ne ho scritte proprio tante…”. In verità i filoni, come ci ricorda, sono l’amore vissuto, l’amore impossibile e “il latte versato” e poi una categoria a parte che riguarda i brani che non hanno vinto Sanremo.

Straordinaria l’energia di Ricomincio da qui e il finalone di Maledetta nostalgia, intramontabile cult. Nel mezzo Controvento, Feeling better, ma anche Blu e Neve casomai abbinati ai cambi d’abito e  al mood musicale. A teatro si calca il palco da vere dive, il rock lo si porta il giorno successivo ai Magazzini Generali. Più in là mi godrò anche la versione più fumosa del club, per ora chiudo gli occhi su uno spettacolo ben miscelato, elegante e autoironico. Indovinata la scelta della scaletta (anche se avrei tanto amato ascoltare Niente che trovo straordinaria) ed equilibrato il mix di commozione e ironia e poi, sopra tutto, una voce che spettina, che non perde una nota, che rimane centrata anche nelle tonalità più difficili. Qualità e personalità che fanno la differenza e consentono alle storie di durare, quelle d’amore e quelle musicali, che spesso sono la stessa cosa.

Paola Gallo

 

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1 Comment

  • Voce particolare, mi ricordo la sua voce da Feeling Better, la conobbi con questa canzone, in un raro momento che non ascoltavo Radio Italia, infatti non sapevo chi fosse. Poi un successo dietro l’altro, venne nella mia provincia in una cornice splendida e andai a vederla. Domino un altro bel lavoro, ora aspetto febbraio e vado a Teatro. Non vedo l’ora 45 giorni. Un bacio cara Paola ?❤️

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