C’è una nuova ARISA in città: Sanremo e il nuovo disco di ROSALBA

Milano, 29 gennaio 2019

Cantare è spesso una terapia e questo ormai l’abbiamo capito. Ma alcuni crescono più di altri e sicuramente Arisa  è una di quelle. Nel nuovo disco in uscita l’8 febbraio riconosciamo con chiarezza Una nuova Rosalba in città, una ragazza che sta provando a rinunciare alla perfezione, al desiderio di piacere a tutti i costi e che non vuole più permettere alle critiche altrui di condizionarla. E’ una giovane donna che ha sognato di fare gol al Brasile “perfetta metafora di quando desideri qualcosa con tutta te stessa e metti tutte le energie per conquistarla. L’incontro con Diego Mancino (autore con Dario Faini di Domenica dell’anima e altre canzoni del disco ) – prosegue Arisa – è stato particolare. Ho scelto le canzoni che lui teneva in secondo piano”. Il carattere non le manca, anche quando sostiene di voler vincere il Festival e andare all’Eurovision (nel disco Amarsi in due una versione con testo di Cristiano Malgioglio della hit europea Amar pelos dois di Salvador Sobral). Non teme gli avversari, fa la sua gara e il venerdì condividerà il palco con Tony Hadley, coreografia dei Kataklò, la compagnia italiana di danza acrobatica fondata da Giulia Staccioli.

Per il Festival ha scelto Mi sento bene di Arisa-Buzzanca-Flora-Vizzini (qui la mia recensione dopo l’ascolto) perché le sembrava il giusto punto di congiunzione tra quella che è stata e quella che sarà. Tra Arisa e Rosalba, profondamente leggera, pronta a vivere, a togliersi dalle situazioni che la fanno soffrire, disposta anche ad innamorarsi ma senza rinunciare a tutto, senza soffrire gratuitamente. Per fare allenamento convive con due cani: Titti Verdura e Nino Meringa che le hanno cambiato in meglio la vita. “In passato ho cantato canzoni che, anche non volendo, mi hanno reso malinconica. Oggi sono pronta ad essere felice. Il brano del disco che mi rappresenta di più è Il futuro ha bisogno d’amore (Arisa-Brandoni-Mancino) perché esprime semplicemente un concetto nel quale credo fermamente: non esistono persone di serie B, c’è bisogno di tutti.”

 

Nel disco anche “la versione allegra de La Notte” ovvero Tam Tam (De Rubertis-Solanki) con il ritmo del cuore nel titolo e in tutto lo scorrere del brano. Minidonna (De Rubertis) è il primo brano ascoltato in Sugar (la sua nuova casa discografica) e un piccolo manifesto per ribadire la libertà di ognuno di noi di essere se stesso. La title track Una nuova Rosalba in città (Zingaro-Dell’Erba) racchiude il cuore del concetto: usa più cura nelle cose e andiamo avanti solo se siamo felici. Una delle mie preferite è Vale la pena (Agliardi-Roberts): “Bisogna rinunciare alla smodata ricerca della perfezione. Siamo amati anche e soprattutto per i nostri difetti. La vita è un dono inestimabile, bisogna tenersi vicina questa straordinaria opportunità. Perdonare e smettere di farsi domande senza risposta. Chiudere e andare avanti. Tutto qua“. Bella in maniera naturale. Curiosa e folle al punto giusto, quella incontrata a Milano è davvero una nuova Rosalba, un’artista dalla voce perfetta e l’anima in disordine ma con il cuore pronto a guarire.

Paola Gallo©

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