#SANREMO FUNKY giorno 1:
Conferenza stampa e Prove generali

Sanremo, 4 febbraio 2018

Nessuna festa, una notte bellissima con l’odore del mare e un risveglio pieno di sole ad Alassio, così per arrivarci lentamente e per gradi a Sanremo e gustare per bene i passaggi.

Il ritiro del pass e alle 12.30 la conferenza stampa di rito, la prima quella che apre le porte e fa intuire l’umore. A dispetto delle polemiche seguite al primo incontro con la stampa, la neo direttrice di Rai Uno Teresa De Santis smorza i toni, smentisce ogni tipo di screzio con Claudio Baglioni.  “Siamo avviati verso una sempiterna amicizia e questi screzi non ci sono stati” e smonta anche i sospetti sul conflitto di interessi di FEP e dintorni, girati con crescente forza negli ultimi giorni: “La nostra industria musicale ha caratteristiche particolari, possono essere le filiere amicali a creare contatti. Claudio ha evidentemente rapporti con la discografia ed è una persona che lavora con grande serietà. Punto.

Non  sarà un festival sovranista, ma chiunque salirà sul palco dovrà misurarsi con la realtà del nostro paese e con le nostre attrattive culturali. Non ci saranno preclusioni di nessun tipo. A domanda precisa però Claudio Bisio risponde in maniera decisa che non parlerà di migranti, politica e nemmeno dei rigori della Juve. Ci sarà una serata per Genova e nessun duetto sulle canzoni di Baglioni. Sarà invece il divo Claudio ad entrare nei brani altrui: domani con Andrea e Matteo Bocelli canterà Il mare calmo della sera. Anche Giorgia si esibirà domani. 

Alle 14 puntuali iniziano le prove. Renga, Nino D’Angelo e Livio Cori confermano le impressioni del primo ascolto (qui la mia recensione) Arisa di bianco vestita sembra davvero libera di volare con quella voce straordinaria, un figurone. Daniele Silvestri e Rancore fanno una gara a parte. Più che una canzone un pugno nello stomaco che ogni volta mi fa piangere. Nek e Paola Turci eleganti e in perfetta forma ribadiscono loro stessi e il loro stile. A fuoco Loredana Bertè, sempre autorevole Patty Pravo nonostante le imprecisioni e sorretta da un elegantissimo Briga. Il Volo non sbaglia una nota in quota epicità e anche Einar canta bene un brano purtroppo innocuo. Meno a fuoco Irama con tanto di coro gospel, suggestivo Ultimo al pianoforte. Rock e sexy i Negrita con una canzone intensa e nel loro stile, elegantissimo Ghemon che guadagna milioni di rose (viola). Motta si muove con sicurezza e anche live convince così come Cristicchi che ti dice cose davvero importanti con delicatezza e poesia.

Anna Tantagelo e Boomdabash eseguono alla perfezione due brani nel loro stile, si sente che Anna vuole andare oltre. Zen Circus con tanto di sbandieratori in sala tirano sassi sonori con rara intensità. Gli Ex Otago mi piacciono molto, delizioso l’affresco di questa storia d’amore consolidata con tanto di sorpresa finale. Pieno di purezza Enrico Nigiotti che canta il nonno e una provincia che fu, da film teen il duetto Federica Carta e Shade, meravigliosamente tamarra la Rolls Royce di Achille Lauro e assolutamente a fuoco Mahmood che sta 1000 km luce lontano dalla retorica pur trattando un tema insidioso come il rapporto con il padre. Domani si comincia e commenteremo insieme. Vi aspetto qui. Ora raggiungo in collina un’amica che cucinerà per me, che bella la gioia delle piccole cose.

Paola Gallo©

Condividi sui social:

3 Comments

Lascia un commento