BUGO presenta CRISTIAN BUGATTI
Il Festival di Sanremo con Morgan e il nuovo album

Milano, 21 gennaio 2020

Conosco Bugo da parecchi anni e ho sempre pensato che fosse uno dei pochi fuori dal comune non per atteggiamento ma per attitudine. Con uno stile difficilmente omologabile ed una sincerità sfrontata, aiutata da una potente (auto)ironia. Sempre un po’ a disagio nel castello della musica italiana (la definizione è sua), ha spesso invocato di poter entrare nel giro giusto e dopo parecchi anni questo Festival di Sanremo sembra la ricompensa opportuna. Una gara che vuol vincere e che affronterà con un altro outsider della musica italiana come Morgan. Sincero, la canzone che canteranno all’Ariston, è firmata da Bugo ma le prima battute vocali sono di Morgan. Volevo fare il cantante delle canzoni inglesi è una frase che canticchieremo sicuramente e il brano è onesto e rischia di piacere  al grande pubblico.

E per fortuna la buona ritrovata novella di Bugo non si fermerà a Sanremo perché il 7 febbraio esce Cristian Bugatti, album che fotografa, canzone dopo canzone, un percorso artistico ed umano. Nove canzoni che non parlano di politica “perché pur avendo le mie posizioni ed esprimendole non mi piace mischiare i campi” ma sicuramente d’amore che vive con felicità con la moglie con cui condivide giorni Fuori dal mondo da adolescente nonostante i quarant’anni abbondanti. Un alieno, come si è sentito dire per molti anni, è una canzone dal sapore battistiano in cui con l’ironia che non ha perso per strada mette in evidenza le nostre finte libertà e il degrado al quale è giunta la nostra società.

Bugo trasmette allegria, intelligenza, pare essere sempre  nel posto giusto al momento giusto anche davanti ai giornalisti che non incontra da un po’. Ha pochi filtri, la libertà di dire la verità è evidentemente la sua ancora di salvezza. Dice di non essere malinconico ma nella tracklist del disco brilla un gioiellino, Mi Manca, in cui con Ermal Meta ripercorre con piccoli affreschi un’infanzia che vive solo nei ricordi: sprofondare nell’erba più alta, tornare a casa sporco di prato. Al Paese invece riporta Cristian nel piccolo paese che ha lasciato ed è una scusa per sorridere di come si era e del viaggio fatto nella vita (l’India, Milano e Roma dove ora vive con la famiglia). Bugo oggi è trasgressivo perché parla di educazione, lavora al disco con Simone Bertolotti (che dirigerà l’orchestra a Sanremo) e Andrea Bonomo con estro e metodo e propone un album pop rock personale e assolutamente da ascoltare. Citazioni di Vasco Rossi (oggi come allora il suo mito italiano) e inaspettate svolte vocali ci restituiscono un autore inafferrabile ma sicuramente rivoluzionario Cristian Bugatti in arte Bugo.

Paola Gallo©

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