DIODATO a Sanremo con FAI RUMORE e il nuovo disco CHE VITA MERAVIGLIOSA
Video Intervista esclusiva

Milano, 27 gennaio 2020

Timidezza e successo spesso non vanno d’accordo. Per fortuna il talento e la potenza delle canzoni hanno una forza dirompente che supera i nostri limiti oggettivi. Antonio Diodato ha deciso di fare tutta la strada necessaria per arrivare ad oggi, al nuovo disco Che vita meravigliosa senza sconti, senza alleviare la propria fatica, la paura di non farcela e trovando il coraggio del dolore e della verità. Il disco che esce il 14 febbraio, dopo i giorni di Sanremo dove parteciperà con Fai Rumore (diretto da Rodrigo D’Erasmo), è una fotografia, anzi meglio una radiografia, di quello che è oggi Diodato, un uomo innamorato che guarda alle passioni e alle persone con un occhio nuovo.

Lo conosco da sette anni, da E forse sono pazzo e l’ho seguito nella  rivisitazione di Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De Andrè che fa parte della colonna sonora del film di Daniele Luchetti Anni felici  (il cinema è una vecchia passione per Diodato). A Sanremo è arrivato  nel 2014 con la difficile e  affascinante Babilonia. A seguire altri passi importanti riassunti in A ritrovar bellezza e Cosa siamo diventati. Con Roy Paci è tornato a Sanremo nel 2017 con Adesso (è tutto ciò che avremo) e nel 2018 ospite di Ghemon (con i Calibro 35) in Rose viola. Nel frattempo  alla credibilità si affianca una discreta popolarità (che non guasta mai) e una dirompente Che vita meravigliosa che rompe gli argini, conquista le radio e fa da colonna sonora ad un film straordinariamente realista ma traboccante di poesia (La dea fortuna di Ferzan Ozpetek). 

Quello che incontro alla vigilia del Festival è un ragazzo che sembra avere finalmente rinunciato a dover dimostrare il suo valore e proprio per questo riesce a  far vedere tutta la sua cifra umana e compositiva senza intellettualismi nè protezioni. Fai rumore è un brano che colpisce al cuore soprattutto se nella vita si è conosciuta la prigione del silenzio che spesso ci auto imponiamo. In amore, nella vita, nei rapporti: “Ma fai rumore sì che non lo posso sopportare questo silenzio innaturale…“. Eppure il percorso di Antonio è di nuova leggerezza e lo dimostra anche la scelta della cover del giovedì  24mila Baci di Adriano Celentano  che condividerà con Nina Zilli. Tutto il disco si snoda tra visioni private e sguardi sulla società. In La lascio a voi questa domenica ad esempio sottolinea il cinismo e il qualunquismo di questa giorni assuefatti alla superficialità e immuni alla pietà. In Solo c’è la visione piovosa che cede all’autolesionismo e in E allora faccio così la risposta: un invito alla rivoluzione partendo naturalmente da sè.  Un disco nuovo, autentico, sicuramente una ripartenza.

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA AD ANTONIO DIODATO.

Paola Gallo

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1 Comment

  • Io ieri ero stanchissima e mi sono addormentata proprio appena accesa la Tv! Ho sempre detto pur non conoscendo le canzoni che avrei puntato per Diodato il podio.
    Oggi ho ascoltato la prima parte delle canzoni festival, penso che comunque Diodato rimane la mia prima scelta. Grazie Paola sei sempre tanta roba per me. ???

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