FABRIZIO DE ANDRE’: Una nuova Antologia di letteratura musicale

Milano, 23 novembre 2017

Vedere la commozione negli occhi di Dori Ghezzi mentre ascolta la voce del marito Fabrizio De Andrè è uno spettacolo che da solo vale la presentazione di “Tu che m’ascolti insegnami”  il cofanetto che prende il titolo da un verso de “Il cantico dei drogati” contenuto nel disco del 1968 “Tutti morimmo a stento”.

Contiene le canzoni rimasterizzate in alta definizione 24BIT/192KHZ dai master analogici originali di studio divise per aree tematiche, così come ha spiegato la stessa Dori: “In questa nuova raccolta ho scelto di seguire quattro aree tematiche precise, tentando di ottenere quattro concept album, ciascuno dei quali racconta dimensioni emotive molto care a Fabrizio”.

Il CD 1 “Femmine un giorno e poi madri per sempre” è dedicato all’amore e all’universo femminile

Il CD 2 “Il polline di Dio, di Dio il sorriso” è incentrato sulla spiritualità e sul sogno

Il CD 3 “Dev’esserci un modo dividere senza dolore” è incentrato su guerra, pace, potere, giustizia e libertà

Il CD 4 “Sotto il vento e le vele” è dedicato all’infanzia, alla vita e oltre

Inutile dire che Fabrizio, che a stento pronunciava la parola IO e che tranne in Hotel Supramonte non ha mai parlato della moglie nella sue canzoni, rimane oggi un esempio di letteratura musicale che per fortuna si studia anche nelle aule di scuola. Anarchico, libero e con una voce straordinaria, per Morgan: “Il padre della canzone italiana“. In febbraio vedremo al cinema e in Tv “Il principe libero” con un bravissimo Luca Marinelli nelle vesti di De Andrè. Da domani su VEVO un nuovo video de Il Pescatore diretto da Stefano Salvati ed oggi  sulle Onde per chiudere con la dovuta eleganza questo racconto, un toccante “Recitativo” di Morgan che dichiara di voler condurre un programma sui cantautori in prima serata su Rai Uno. La musica sta bene verrebbe da dire. Grazie a chi se ne prende cura.

Paola Gallo©

 

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