DONALD TRUMP
In America ha vinto la paura

Milano, 9 novembre 2016

Donald Trump rappresenta, sulla carta, tutto quello che non mi appartiene. Ricchezza smodata e ostentata, populismo e demagogia pieni di niente, intolleranza e protezionismo. Gli artisti americani che amo lo schifano, i poveri ispanici lo temono, le donne esistono solo per essere portate in giro, come le bamboline, con la scritta Madrid sul grembiule. Quello che non riesco a capire è come mai la paura riesca sempre a vincere sulla voglia di armonia e bellezza. Perché scegliamo sempre di difenderci e non di sperimentare l’amore? Come si fa a credere che un uomo attempato, straricco e con i capelli posticci arancioni possa volere il bene altrui?

(nella foto un tweet arrivato dagli amici del Piccolo Cafè New York)

 

Io amo l’imperfezione, proteggo i lineamenti sgraziati e timidi, ma non riesco davvero a comprendere come qualcuno voglia poter affidare il suo futuro a un uomo che del suo programma elettorale non ha spiegato nemmeno una virgola. Ha urlato, sopraffatto, disturbato, offeso. Perché, ancora, ci diverte e non ci offende questo tipo di politica? Perché non preferiamo il cervello ai capelli posticci? Perché non privilegiamo lo studio alla furbizia? Cosa possono fare il botulino o la chirurgia estetica se sotto non esiste una faccia, ma una maschera? Sono preoccupata. L’America è un luogo del mondo che muove il potere e tanti anni di Obama mi avevano illuso che una via di pace fosse possibile. Prima la Brexit, ora Trump. Ce ne stiamo andando da tutto, sbattendo le porte. Io vorrei restare invece e parlare, capire, confrontarmi. Mai come oggi mi sento “an englishman in New York”, anzi come diceva Charles Bukowski  “a me fa paura la folla”

Paola Gallo©

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9 Comments

    • E spero di quella metà del mondo che non avrebbe votato così;-)

  • Perché ci caschiamo ogni volta?! La paura è da sconfiggere non da assecondare

  • brava Paola … sottoscrivo e condivido!! continua a vincere l’ignoranza e il
    pregiudizio … si è visto
    con la Brexit e ora purtroppo su scala più ampia e pertanto più pericolosa con queste vergognose elezioni americane !!!… possiamo solo sperare che Trump
    si circondi di collaboratori intelligenti che riescano a contenerlo ma , per dirla all’inglese…. è’ proprio wishful thinking ! … s

  • Nel tuo commento Paola leggo tante belle parole e i soliti slogan: paura, populismo e demagogia. La realtà, quella che che si incontra ogni giorno per strada e non nei salotti del ”politicamente corretto” è che il sistema economico e sociale degli ultimi decenni è un fallimento. Non è paura. La democrazia sta semplicemente presentando il conto.

    • Caro Fabio, le mie sono le uniche parole che conosco, nessuno slogan. Se il sistema economico sociale degli ultimi decenni è un fallimento, non lo risolleverà di certo una non politica fatta di razzismo e nessuna proposta concreta. La democrazia presenta il conto, sempre. Ma è l’unico sistema possibile di confronto, anche qui;-)

  • Bisognerebbe cercare di ascoltare e capire perchè queste persone hanno scelto Trump invece di catalogare sempre e comunque con la parola populismo ecc.. Questo è il concetto. Concordo assolutamente sul discorso del razzismo ma questa guerra fra poveri che stiamo vivendo è sempre responsabilità del sistema economico-sociale degli ultimi decenni. Parli di concretezza .Eccoti un esempio concreto: La politica estera americana che ha destabilizzato mezzo mondo con bombe su bombe. Mi sembra un motivo sufficiente e concreto per non votare Clinton.

    • Sto dando uno sguardo al curriculum della squadra di governo che Trump sta allestendo e inorridisco. La Clinton sarebbe stata di gran lunga il male minore. Naturalmente per la mia visione del mondo

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