Riparte da Siviglia il BATTITO INFINITO di EROS RAMAZZOTTI

Siviglia, 15 settembre 2022

Eros Ramazzotti riparte per il futuro con un disco che riporta al centro la Musica. Che non si preoccupa delle durate e di una suite, Battito infinito, title track del disco, che dura 8.18 minuti e apre maestosamente l’album e il concerto. Il richiamo immediato è a Musica è, il futuro antico di Eros. Ed è proprio da lì che sembra voler ripartire Ramazzotti, facendo bene quelle canzoni di cui è sempre stato padrone, raccontando il cuore fragile di un uomo, di un padre (Magia dedicata al figlio Gabrio Tullio), di un amante che non cede alla disillusione, nonostante tutto (Gli ultimi romantici, Eccezionali).

Non mancano i guizzi latini che hanno accompagnato il suo cammino artistico come Madonna de Guadalupe e le atmosfere dance anni ’70 di Ritornare a ballare che è come ritornare a respirare, ricominciare insomma. Il tema centrale del nuovo lavoro che l’artista ha deciso di pubblicare in contemporanea con la partenza del tour mondiale da La Maestranza di Siviglia sembra proprio essere la vita che ricomincia prepotente ed entra nei giorni, nei suoni, nelle canzoni. Ogni storia è unica del resto come nel brano condiviso con Lorenzo Jovanotti ed ogni disco deve avere un gran finale come Ogni volta che respiro del maestro Ennio Morricone con testo di Mariella Nava. Nei testi anche Tony Bungaro presente alla festa di Siviglia.

Davanti ad un pubblico che canta le canzoni a memoria Eros Ramazzotti parte proprio con il disco nuovo e nel duetto Sono giganteggia sul palco il video con Alejandro Sanz idolo spagnolo. La scaletta è scelta con equilibrio e non risparmia i successi più significativi da Dove c’è musica a Stella Gemella. Cose della vita, Terra promessa, Adesso tu sembrano ricordare al mondo la potenza dell’artista di Cinecittà nato ai bordi di periferia ma vissuto al centro dei palchi di tutto il mondo. On stage è perfettamente a suo agio ed è lì che vorrebbe morire, dichiara candidamente.

Tra il pubblico una coppia che festeggia il 25esimo di matrimonio (“io non sono arrivato così in là“) che riceve come regalo di assistere ad un brano proprio sul palco. Il finale è con l’immancabile Più bella cosa (una delle mie favorite) che trascina il pubblico e che tutti cantano a memoria, gli italiani con traduzione simultanea dallo spagnolo. Lo spettacolo funziona, forse andrebbe asciugato un filo nei tempi e negli assoli, ma un’orchestra-band del genere merita tutto lo spazio che l’artista concede. Un palco altamente tecnologico che si compone a più livelli girerà il mondo sino al 2023 inoltrato. Il direttore musicale è Luca Scarpa, Eric Moore (batteria), Giovanni Boscariol(tastiere), Giorgio Secco e Luca Mantovanelli (chitarra), Paolo Costa (basso), Marco Scipione (sax) e Dario Tanghetti (percussioni). Ai cori Monica Hill e Roberta Gentile.

Una festa post concerto saluta la ripresa del viaggio e l’uscita del disco. Eros è rilassato e concede anche qualche battuta ai giornalisti. Quel che traspare è la soddisfazione di essere ancora in piedi a pieno volume. Mi rimane il rammarico di non essere riuscita ad abbracciarlo (non sono mai riuscita a sgomitare) ma lo faccio da qui. Buon viaggio, di vita nuova.

Paola Gallo©

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