ORRORE E BELLEZZA: Resistere
e “FARE CASO A QUANDO SIAMO FELICI”

Milano, 18 agosto 2017

E’ finita la prima settimana di lavoro e mi sono divertita. Ho (ri)scoperto la radio in maniera primordiale. Il gusto forte delle parole (le mie e le vostre) e un contatto così diretto che mi ha fatto sentire immersa tra la folla, anche se guardando in giro, la città era vuota. Esiste ancora un’umanità pronta a capire, amare, emozionarsi, fermarsi e poi esistono i salvini e i sallusti (il minuscolo è voluto) che buttano veleno nella pancia degli indifesi (o imbecilli decidete voi) e creano un esercito di cretini che inneggiano alla violenza, al razzismo, al nazismo, all’odio che, sia chiaro, non è mai una risposta.

Io sto con Laura Boldrini come starei con la mia peggior nemica a cui dessero gratuitamente della troia. Detesto gli insulti sessisti e chi vorrebbe che le donne “stessero al proprio posto”. Io credo invece che dobbiamo muoverci e in fretta, perché la cronaca ci racconta che il mondo sta scivolando e serve l’aiuto di tutti per evitare strumentalizzazioni, rigurgiti di inutili vendette. Dietro alla provocazione ideologica non c’è mai una proposta concreta. Ammazziamoli, cacciamoli, spariamo a vista non è una risposta, è una cazzata vuota che purtroppo mira solo ai voti, al potere.

Oggi avrei voluto parlare solo di gioia e musica, ma i fatti di cronaca mi spingono ancora una volta a chiedervi di resistere come dei partigiani 2.0 a nemici subdoli e violenti. Che non sono solo i terroristi ma anche quelli che insultano una ragazza incinta a Rimini chiamandola “negra di merda” e tutti quelli che in silenzio inquinano spiagge, acque e il nostro cervello. Quelli che fanno morire d’infarto un cucciolo di delfino per farsi un selfie, quelli che “tanto non posso farci niente”.

Non è vero, possiamo farci molto, anzi moltissimo. Se un ragazzo muore in discoteca tra l’indifferenza generale, vuol dire che serve la rianimazione profonda del cuore e delle idee. Da qualche settimana ascolto in loop A forma di fulmine de Le luci della centrale elettrica, perché: “Possiamo ridere e farci fottere, ballare scoordinati e lasciare perdere. Possiamo credere, farci esplodere come armi solo chitarre elettriche. Possiamo illuderci, ballare stando fermi e fare caso a quando siamo felici”.

Paola Gallo

 

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4 Comments

  • Non avrei potuto esprimere meglio il concetto!! Tutto giusto Paola in me hai un’alleata, anche perché i cattivi a mio avviso sono la minoranza. Bisogna comportarci come fecero i nostri nonni per dare un mondo migliore ai nostri nipoti. Un caro saluto mitica

  • come sempre esprimi i fatti come solo tu sai fare, che dire sei semplicemente u n i c a!
    ma tu gia’ lo sai vero? tvb

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