PORTO RUBINO: la magia di un viaggio musicale in mare

Porto Rubino, 24-25 luglio 2021

Arrivare in Puglia ed entrare in un viaggio musicale fatto di accoglienza e incontro (vero). Sedersi a tavola dopo quasi due anni di morigerata solitudine e commuoversi per l’abbraccio di certi sguardi. E parlare, e riconoscersi, riempire di musica anche le domande, anche il cibo, il vino. Spiegato da chi investe il suo tempo nella bellezza di un sogno. Renzo Rubino (qui la mia intervista) con i suoi partners in crime (tra cui San Marzano) ha ideato un festival itinerante sotto l’egida di Porto Rubino che è anche mare, vissuto proprio nei dettagli più segreti. Un luogo da proteggere e da vivere, come la musica che suona e si diffonde.

Dopo la partenza di Polignano a Mare e le tappe di Castro Marina e Villanova (Ostuni), domenica 25 luglio il gran finale si è celebrato sulla spiaggia di Campomarino, al tramonto, con i colori del sole e del mare sul quale era poggiato il palco.  MahmoodFrancesco BianconiGiovanni TruppiMargherita VicarioMotta e il padrone di casa Renzo Rubino, accompagnati dagli interventi di Gino Castaldo, si sono alternati sul palco portando storie e ritmi differenti ma mai dissonanti tra di loro. La magica timidezza di Giovanni Truppi  ha lasciato il passo alla personalità decisa e convincente di Margherita Vicario (superlativa su Il sirenetto) per poi bucare ancora l’aria con la rarefatta malinconia delle parole di Francesco Bianconi (su L’abisso la mia prima lacrimuccia).

ph. Clarissa ceci

E poi Motta con quella voce viscerale che il vento ha reso ancora più potente. Sul palco La fine dei vent’anni, Qualcosa di normale e La barca (cover di Celentano) e  un duetto in odor di perfezione: Com’è profondo il mare con Renzo Rubino, capitano e padrone di casa che ha condiviso il suo oggi di Giocare e ha chiuso lo spettacolo con un’inedita ed emozionante Il postino condivisa con Mahmood che da Rapide a Soldi (passando per Il Nilo nel Naviglio, Dorado, Inuyasha e Baci dalla Tunisia) ha donato la sua bellezza, la sua voce straniante, i suoi suoni nuovi, il suo candore artistico. Un piccolo assaggio di quello che sarà il suo tour in partenza in agosto. Pubblico attento, educato, felice di respirare bellezza. Anche quest’anno Porto Rubino diventerà un docu-film per Sky Arte, girato con il sostegno di ApuliaFilmCommission.

ph. Clarissa Ceci

 

Molti degli artisti ospiti sono stati accompagnati dalla super all star resident band di Renzo Rubino, composta da Alessandro Asso Stefana, chitarre e banjo, Andrea Beninati, batteria (e cello), Andrea Libero Cito, violino, Fabrizio Convertini, basso, Mauro Ottolini, trombone e conchiglie, Roberto Esposito, piano. Impossibile non ricordare O’scià e Claudio Baglioni (sarebbe bello vederlo qui il prossimo anno) e non fare menzione dell’after show che ha regalato, nello splendore di una Masseria illuminata dalla luna, condivisioni musicali spettacolari. Tornare alla vita è sempre molto bello, soprattutto passando dal mare, dal cuore degli amici e vivendo un’accoglienza profonda e piena di verità. Tanta gratitudine e un arrivederci.

Paola Gallo

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