#SANREMOFUNKY giorno 2

Sanremo 7 febbraio 2023

Questa sera sarà Roberto Benigni ad aprire il Festival, leggerà un brano della Costituzione italiana. In sala il presidente Sergio Mattarella, a Morandi toccherà intonare l’inno. Tutto inaspettato, solenne necessario. Mentre è stato abbondantemente annacquato l’intervento di Zelenski, ridotto ad una lettera che Amadeus interpreterà sul finale di sabato, si è ridestato uno spirito di difesa verso gli articoli costituzionali che reggono le basi della nostra democrazia, malconcia, bistrattata ma pur sempre democrazia in tempo di pace. 

Anche oggi il vento e il freddo hanno attraversato il sole di Sanremo sferzando le mie pedalate verso le interviste che ho scelto di fare. Prima Gianluca che amo soprattutto per la sua autenticità senza filtri (qui la nostra chiacchierata) e poi la disponibilità ragazzina dei Cugini di Campagna (eccoli qui) che si muovono con la naturalezza di veri operai della canzone. Scrivo operai con la stima massima che nutro per chi con le mani mette pragmatismo nelle cose. Io non lo so fare.

Domani assisterete alla reunion di P&G con il cuore emozionato di riabbracciare Giorgia in un momento di bellissima energia per lei. A Sanremo c’è già la folla della finale e negli alberghi c’è una tale confusione che mette stanchezza solo ad osservarla. Vorrei cancellare un po’ di inutili superficialità e sentire il respiro forte della musica. A proposito di parole, oggi ruberò quelle di una canzone che ascolterete questa sera: “Che giri fanno due vite siamo i soli svegli in tutto l’universo a gridare un po’ di rabbia sopra un tetto..” Marco Mengoni (Due vite). Questa sera voterò insieme alla giuria della sala stampa. Si devono dare voti da 1 a 10 a tutti gli artisti e alla fine verrà stilata la prima classifica. Se vi va, vi aspetto su twitter e naturalmente sempre qui sulle nostre Onde. 

Paola Gallo©

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