La serata d’autore al Festival di Sanremo: I voti del #Sanremofunky

Milano (Sanremo) 5 marzo 2021

Anche il Festival di Sanremo sembra entrato in zona arancione rinforzato, con ascolti in calo e una narrazione a tratti faticosa. Da amante spregiudicata del genere e con un debito di riconoscenza per questo meraviglioso contenitore di canzoni nuove che mi ha permesso per una settimana di spostare il pensiero dalla paura alla musica, riconosco che in queste sere ho avvertito la fatica dell’attesa. Partendo da ieri, serata di una ricchezza superlativa e iniziata già con un dono: l’omaggio dei Negramaro a Lucio Dalla che Dio solo sa quanto sarebbe servito oggi a sdrammatizzare la serietà del momento.

Non tutte e 26 le cover mi sono sembrate indispensabili però devo dire che ci sono stati momenti di altissimo spettacolo (in ordine di uscita): la tromba di Roy Paci voce aggiunta del Penso positivo di Fulminacci e Lundini, l’esibizione degli Extraliscio che hanno restituito vita a Rosamunda e a tutti noi, i Pinguini Tattici Nucleari che è sempre bello vederli, lo stupendo timore reverenziale di Willie Peyote vs Samuele Bersani e la sua Giudizi Universali,  Arisa e Michele Bravi impeccabili su Quando, Lo Stato Sociale, che non capisco dove alcuni abbiano visto la retorica in un bisogno così fisiologico di sentire le parole di chi da un anno non lavora e non può far sentire la sua voce, Gaia contemporanea anche nell’interpretazione di Mi sono innamorato di te con  Lous and the Yakuza, Colapesce Dimartino perchè Povera Patria è un capolavoro e bastava il passaggio della voce di Franco Battiato per renderla unica, Max Gazzè e Daniele Silvestri hanno fatto un piccolo capolavoro con Del Mondo, Malika Ayane sobria e rispettosa in Insieme a te non ci sto più, Ermal Meta che con la sua sua immensa naturalezza ha fatto tremare di bellezza Caruso.

Alcune esibizioni mi hanno ricordato come sia importante non arrendersi alla semplicità. La bellezza è lì, bisogna saperla cogliere. E spesso è impossibile da classificare o da infilare in una classifica anche se il Festival questa sera darà i primi verdetti per la categoria Nuove Proposte (il mio podio: Folcast, Gaudiano, Wrongonyou) e domani eleggerà il vincitore del Festival di Sanremo 71 o 70+1. Questa sera voteremo in Sala Stampa (anche da remoto) e, se non accadranno particolari capovolgimenti di fronte, credo Ermal Meta domani potrà salire sulla parte più alta del podio. Ma Sanremo ci ha abituati ad essere cauti e lo saremo, come questo interminabile anno che sembra non finire mai. Premio della Critica? Non ho dubbi, per me va a Willie Peyote. 

Paola Gallo©

 

Condividi sui social:

Lascia un commento