LIGABUE: 30 ANNI IN UN GIORNO
Il racconto del live di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 4 giugno 2022

Per Ligabue ho deciso di gettare il cuore oltre “il giorno di dolore che uno ha” e affrontare di nuovo la gioia del viaggio, della scoperta, dell’attesa. Si inaugura la Rcf Arena di Reggio Emilia, uno spazio creato ad hoc per la musica con una pendenza del 5% che consente una visuale a tutti i 103.009 paganti che aspettano da due anni questo evento unico. Sono lontani i tempi del primo Campovolo che ebbe una serie infinita di problemi tecnici e anche il tetro ricordo dei due anni di assenza di musica suonata davanti ad un pubblico.

Già in autogrill (dove sicuramente qualcuno festeggerà) si incrociano t-shirt inequivocabili che tradiscono con gioia la direzione emiliana e nei pressi dell’Arena campeggi spontanei testimoniano un’attesa di parecchie ore. Alle 10 infatti si aprono i cancelli e nonostante il caldo africano i primi fans raggiungono la prima fila del palco. Alle 17 è arrivato il 40% del pubblico e organizzatori e Ligabue raccontano in conferenza stampa la gioia di questo show. Piero Pelù, tra gli ospiti annunciati, non ci sarà per un piccolo incidente accaduto a Milano in tour. Il mio nome è mai più si farà comunque ma solo con Mauro Pagani e l’apporto vocale del capitano Fede Poggipollini (Jovanotti aveva già detto di non poterci essere per un impegno pregresso) . Gli ospiti prescelti sono quelli con cui Ligabue ha avuto contatti in questi anni (da Loredana Bertè a Francesco De Gregori passando per Eugenio Finardi, Elisa e Gazzelle fan di Liga che si è esibito sui social proprio con L’amore conta, canzone che oggi condivide con Luciano).

Il Covid ha lasciato degli effetti anche su di meraconta Ligabue prima del concerto – Ho capito che il futuro non lo indovini mai e non lo puoi guardare e questa è stata la prima volta che mi sono fermato a osservare la vita che avevo vissuto. Scrivere mi ha rigenerato ed è stato come se 62 anni si srotolassero per la prima volta. Non cambierei la mia vita con nessun’altra è nata dopo la scrittura del libro.

Sento amore ma anche disprezzo per questo paese e Buonanotte all’Italia è sempre molto attuale così come Il mio nome è mai più che quando è uscita conteneva  una mappa di tutte le guerre. Oggi sempre di più ci armiamo e regrediamo.Musica ribelle  è l’unica canzone non di Ligabue in scaletta e lui spiega: “E’ una restituzione al legittimo proprietario. Nel 1990 uscimmo e il primo concerto milanese fu l’apertura del concerto di Eugenio Finardi che convinse anche il suo manager di allora Angelo Carrara a darmi la chance di incidere un disco“. Dal vivo è rivoluzionaria, ma mi rendo conto che la ricordano in pochi.  Tra i big ha un grande appeal  De Gregori che inchioda come sempre il pubblico con la sua poetica autorevolezza in Buonanotte all’Italia, in formissima Loredana Bertè con Ho smesso di tacere, canzone contro la violenza sulle donne scritta dallo stesso Liga, carismatica Elisaquella in assoluto con cui ho collaborato di più” che arriva quasi sul finale con A modo tuo. Il più giovane ma terribilmente emozionante è Gazzelle che “sporca” di maliconia L’amore conta.

Stare sotto il palco è commovente così come vedere quanto questo concerto stia nutrendo la fame tenuta a bada per anni. Si sopporta il caldo, il traffico e tre ore non sembrano abbastanza. Eppure scorrono tutte le canzoni che abbiano qualcosa da raccontare e tutti i musicisti (Il Gruppo, Clandestino e La Banda) che negli anni hanno accompagnato Luciano. E’ Il giorno dei giorni e nulla può distrarre dalla gioia. C’è tempo per il rock e per la malinconia, per le canzoni storiche come Balliamo sul mondo, Bar Mario, Non è tempo per noi, Piccola stella senza cielo, Tra palco e realtà, Urlando contro il cielo, Ho messo via, Certe notti, ma anche per le schegge di bellezza come L’odore del sesso, Ti sento, Una vita da mediano, Il giorno di dolore che uno ha e il finale (prima dei fuochi d’artificio) con Sogni di rock and roll che poi sono quelli che ti fanno vivere, macinare chilometri e speranze. Me ne torno a Milano stanca ma contenta di esserci stata. In fondo Luciano Ligabue custodisce  tante delle mie giornate e il suo astenersi da inutili smancerie me lo ha sempre fatto stimare. Sono felice per questo straordinario successo, perchè non è l’età che ti definisce ma semplicemente il talento, la passione, quello hai ancora da dare (e da dire).

 

Paola Gallo

 

 

 

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