ANASTASIO rinasce con MIELEMEDICINA
Recensione e Video Intervista

Milano, 22 febbraio 2022

Morire è l’ultimo modo che ha un uomo di salvarsi la vita è una frase che ben racconta il ritorno di Anastasio, 25 anni, una vittoria a X-Factor nel 2018 e un Festival di Sanremo in gara nel 2020 più tante altre parole musicali piazzate in monologhi, canzoni, testi condivisi. Sembra Assurdo (citando il singolo che ha presentato il nuovo lavoro) dover morire e rinascere a 25 anni ma ascoltando Mielemedicina, il nuovo disco dell’artista sorrentino in uscita il 25 febbraio, sembra proprio di fare un percorso letterario di caduta, rabbia, che esplode dopo aver osservato il dentro e il fuori con milioni di riferimenti letterari (a partire dal titolo del disco mutuato dal poeta latino Lucrezio) e di parole precise e taglienti  Annunciata la morte di Dio adesso si lotta per prenderne il  posto…Venduti milioni di posti a sedere al funerale di nostro signore bimbi curiosi venuti a vedere la tomba dorata del padre che muore.

Colpisce anche la libertà musicale che esplode in Tubature con un inserto jam jazzistico del piano di Stefano Bollani e il finale de L’uomo, il cosmo con Boosta (qui la mia intervista). E poi Magari, assoluto e totale manifesto: Adesso non mi trema più la voce, persino i miei pensieri vanno più veloce, adesso ho chiuso delle lacrime che mi distraggono le rare volte che c’ho voglia di combattere. Difficile non valorizzare una scrittura così lucida e attenta e soprattutto tralasciare il “dettaglio” che tutte le canzoni hanno la firma dello stesso (Marco) Anastasio. Eppure ci ha garantito che il dolore da cui risollevarsi non ha nulla a che fare con la pandemia. GUARDA LA MIA VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA AD ANASTASIO. 

Paola Gallo©

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