DIODATO: COSI’ SPECIALE
Recensione e Video Intervista

Milano, 24 marzo 2023

Torna Antonio Diodato con tutta la sua cifra stilistica, il suo garbo, il senso intenso della vita (meravigliosa e non) e una nuova pagina discografica Così speciale che ci sposta su altri racconti che non si distaccano però del tutto da Che vita meravigliosa, il disco che ha sancito 3 anni fa l’ingresso di Antonio nella hall of fame del cantautorato italiano e che ha focalizzato un modo di scrivere e raccontare che arriva diretto al cuore e provoca, commuove, suscita reazioni di cui abbiamo bisogno. Istintivamente timido e sobrio nel raccontarsi, Antonio si emoziona molto nel presentare questo nuovo disco e il tour che sta per arrivare e che lo porterà ad esibirsi in Italia, Spagna, Germania, Francia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca nel 2023 (il 15 aprile al club Hall a Padova, il 20 aprile all’Alcatraz a Milano, il 22 aprile al Teatro della Concordia di Torino, il 27 aprile all’Estragon a Bologna, l’11 maggio presso Clamores a Madrid, il 18 maggio al Maschinenhaus a Berlino, il 20 maggio al Café de la Danse a Parigi, il 26 maggio al club Bitterzoet di Amsterdam, il 27 maggio a Praga presso Palàc Akropolis e il 27 luglio presso la cavea dell’Auditorium parco della musica di Roma).

Diodato si diverte soprattutto nell’introdurre le canzoni meno prevedibili come Che casino, inaspettato groove musicale che svela un desiderio di  buttarsi a capofitto in nuove esperienze con stimoli sempre diversi. A differenza della maggior parte dei suoi coetanei, ci dice, non ha ancora trovato l’anima gemella e non gli dispiace questa condizione nonostante le pressioni familiari. La partenza del disco però è Ci vorrebbe un miracolo che fotografa con precisione chirurgica lo strazio di questi tempi caotici, impossibili da capire, urlanti di populismo, indifferenti, ma in cui ognuno sente di dover dire la sua: “C’è una folla illegale di gente che si beve d’un sorso il presente e non sente gli odori non sente ragioni non crede più a nientee chissà se nascono gli amori tra le bombe e i gin tonic…“. Le atmosfere dei 10 brani di Così speciale sono diverse tra loro, a partire dalla title track, essenziale come l’importanza di sapere discernere gli attimi di vita che sono doni preziosi che potremmo definire, appunto, speciali.  Si parla chiaramente d’amore (e dipendenza) in Ormai non c’eri che tu e in Se mi vuoi: Tutto brucia tutto passa tutto cambia faccia se non sei pronto a morire sei destinato a sparire… Il viaggio musicale di Così speciale si conclude con Vieni a ridere di me in cui canta un’anima che rimbalzando tra serie tv, cibo e stralci di quotidianità si rende conto di voler condividere tutto con l’unica persona che inizialmente desiderava dimenticare.

Così speciale è un ottimo disco e anche un gran compagno di viaggio. Ne ho parlato con Antonio Diodato in questa VIDEO INTERVISTA.

Paola Gallo

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