MOBRICI: Gli anni di Cristo
Recensione e Video Intervista

Milano, 30 marzo 2023

Ho sempre avuto un debole per Matteo Mobrici (qui la mia ultima intervista). Trovo che il suo racconto musicale sia una delle cose più fresche in circolazione. Poche mediazioni, molta libertà e una voglia di suonare che toglie il fiato. Adesso che di anni ne ha 33 (come quelli di Cristo che danno il titolo all’album) torna con un disco dove nobilita il pop, racconta se stesso e la sua generazione, che forse non ha ancora perso. “La festa è finita abbasso la vita” scrive in Luna omaggiando a suo modo Rino Gaetano che tanta ispirazione gli ha dato. Ci sono anche questa volta diverse polaroid a colori come Summer dolce vita, Luci del Colosseo, Revolver che oscillano tra l’autobiografia e il racconto di una generazione e che cullano la malinconia senza perdere mai la visione accesa del futuro e dell’amore come nella commovente Amore mio dove sei dedicata a un amore che verrà e condivisa con Vasco Brondi. Così come accadde per Brunori, pochi ma accurati duetti, scelti per anima e non per convenienza. Altro incontro ben riuscito e finalmente ratificato in un album è quello con Fulminacci che insieme a Mobrici dà vita ad una versione totalmente nuova di Stavo pensando a te di Fabri Fibra che qui acquista un sapore del tutto nuovo. Gli anni di Cristo suonerà live in due eventi speciali già sold out a Roma (18 aprile Monk) e Milano (20 aprile Magazzini Generali) e confluirà in una grande festa finale il 30 novembre all’Alcatraz di Milano.

GUARDA LA MIA VIDEO INTERVISTA A MOBRICI.

Paola Gallo©

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